Nel corso di un’assemblea organizzata dal comitato IREN,
nato per sostenere la candidatura di
Vincenzo Bernazzoli, l’attuale presidente della provincia ha rimarcato il
valore strategico che Iren rappresenta per il nostro territorio; inoltre ha
auspicato il mantenimento «di una società con dimensioni tali che le permettano di
operare sul mercato e allo stesso tempo di guardare con attenzione alle
esigenze del territorio».
Queste dichiarazioni, pur condivisibili, appaiono stonate
e contraddittorie se pronunciate da un politico appartenente alla fazione più
accentratrice e dispotica del PD regionale; stiamo parlando della stessa
corrente di partito che ha bloccato lo sviluppo di parma negli anni 80-90. Chi
conosce un poco la materia dei servizi pubblici locali sa benissimo che il PD bolognese
di cui Bernazzoli è il candidato ufficiale ha nei fatti appoggiato la
costituzione di società multiutilities sempre più grandi e lontane dal
territorio, in cui le amministrazioni locali non contano nulla e le decisioni
sono prese altrove, su logiche prettamente economico-finanziarie; oltretutto è
ormai chiaro il disegno di fusione tra Iren e Hera per dare vita ad una società
ancora più grande; questo disegno è appoggiato dall’apparato dirigenziale del
PD regionale. Come se non bastasse la Regione
Emilia Romagna ha da poco approvato una legge che accentra a
Bologna la quasi totalità delle competenze in materia di governo del Servizio
Idrico Integrato, con il chiaro obiettivo di favorire le grandi Multiutilities
come Iren ed Hera a discapito dei piccoli gestori locali.
Bernazzoli è un esponente di punta di quell’apparato dirigenziale
del PD che ha sempre dimostrato disinteresse nei confronti delle autorità
locali, spesso anche in aperto contrasto con i propri esponenti locali. Per
questo motivo le dichiarazioni di Bernazzoli sono da annoverare tra le Balle
Spaziali. In ultimo, il fatto che sia nato un comitato IREN a sostegno della
sua candidatura, dimostra come l’attuale presidente della provincia non sia la
persona più adatta per parlare di salvaguardia delle realtà locali e del
territorio. L’enorme contraddizione tra uomo di apparato e dei poteri forti
(vedi tema inceneritore fra tutti) e la base territoriale del PD non mancherà
di manifestarsi anche in altre occasioni.
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